LO FACCIO!!!!

Si, lo so….anch’io so essere cattivo.. lo faccio!!! E ne sono consapevole………..nessuna giustificazione.

L’ho fatto quando volevo rompere con un passato , lo faccio quando voglio separarmi da un lavoro o da una persona che non ha più ragione di essere.

Lo faccio sempre sbattendo la porta e nel modo più brutto possibile, mettendomi nella parte di chi non vede e non sente.

Del resto è facile, molto più facile che dire:… No, guarda, mi sono sbagliato…non sei la persona che credevo.. non sei il “grande capo” che immaginavo.

Basta essere “volutamente freddi”, ignorare….. nooo, niente dispetti , non servono, basta fare capire che “non è nessuno “ qualunque cosa succeda senza ipocrisie.

Cosi, presto si viene giudicati antipatici o antisociali…..è il prezzo da pagare e capisci quando tutto è finito quando senti direttamente o indirettamente la classica frase: “da te non me lo aspettavo….ti consideravo un amico….un fratello…un socio…..” ma io non volevo essere tutte ste cose

Si, l’ho fatto (e lo faccio), diverse volte nella mia vita, e anche se dentro di me si soffre…. non so fare altro se devo essere “cattivo”.

L’ho fatto (e lo faccio) anche con persone che hanno tentato di capirmi ma senza comprendere i miei silenzi, senza avvisare che “di lì non si passa!”.

La cattiveria non è dare un pugno secco in faccia a qualcuno anche se “gratuitamente”, perché quel gesto, ti può anche fare sentire bene.

Dare un pugno a volte fa parte del “crescere” soprattutto  da bambini quando, si è in cerca di sicurezza .

Poi naturalmente si capisce che è sbagliato e che non puoi prendere a pugni tutti quelli che non ti capiscono o che senti come una minaccia.. tu stesso puoi essere una minaccia per loro…

Allora tieni le “distanze”…a volte fa male allontanare le persone dalla tua vita ma questo è un mio stile che non lascia lividi blu…almeno non si vedono…non sono esterni.

Lo faccio ancora e non venitemi a dire che non è mai troppo tardi per rimediare…quel “dopo” è oltre quella “linea del non ritorno”.

Perché quando si dice che c’è un tempo per tutto le cose non è proprio così….non esiste il tempo per lo stato di “indifferenza”…è una condizione “congelata” dove l’altro non esiste , non è nulla e dove non esistono emozioni….se dai un pugno c’è adrenalina…se rimani freddo e impassibile come un sergente di marina  non c’è nessun ormone in azione

Dove non ci sono emozioni non c’è il tempo.

Lo faccio….è la mia solitudine.

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